Fu una lunga notte e il sonno agitato da sogni che sembravano visioni reali. Una ragazza infreddolita si accostò a Ippolita per condividere il giaciglio e il tepore del suo mantello. Fino a ieri l'avrebbe trovata sgradevole e inopportuna, ora la accolse con fare complice e amichevole. Si accorse che stava condividendo la sorte con una sconosciuta e nel dormiveglia l'abbracciò come una sorella. Le prime luci dell'alba svegliò entrambe ed entrambe si scostarono e presero a scrutarsi con diffidenza. Sembrava che il freddo della notte, che le aveva unite, stesse ora scendendo nei loro cuori...