"Ok, Marta, ok!" E intanto sento la voce di Marco, è già qui, doveva essere già qui da prima. Sale ed entra mentre io ancora armeggio con il chiavistello. "Ciao Laura, è una vita che non ti si vede, come stai?" Mi porge una rosa e io ringrazio emozionata. Frasi di circostanza, convenevoli, schermaglie tra due che non conoscono le reazioni reciproche. Marco ferma lo sguardo sul mio audace decolté, io gli scompiglio scherzosamente il suo curato pizzetto. Cerchiamo un terreno più neutro per i nostri discorsi. "Sai, da giorni pensavo a quando tu eri quella inavvicinabile e non osavo chiamarti...