Questa fu la risposta di Irene, quando le riportai le parole del dott. Azimut. Ero perfettamente d'accordo su tutta la linea con lei. Esprimendo il suo desiderio di portarla insieme a me su Kepler, il dott.Azimut intendeva, in realtà, mettere le mani sulle sue carte di lavoro. Irene era tremendamente vicina a mettere a punto una nuova portentosa molecola. Sbarcato sul pianeta giallo dissi al dott. Azimut che non ero riuscito a rintracciare Irene e non gli comunicai mai le sue parole poichè lo avrebbero di certo indipettito e la mia seppur breve permanenza su Kepler sarebbe stata a rischio.