Poi strinsi il braccio a mio padre e al nonno. Mia madre intanto prese un involto da una delle giare che usavamo come dispensa e me lo porse "ci sono delle provviste per il viaggio e una delle mie borse curative" mi sorrise trattenendo le lacrime. Lo misi subito nello zaino. Un'occhiata andò alla parete su cui era appeso l'arco di famiglia e sul secondo gancio ora vuoto, La spada era ora al mio fianco. Ne strinsi l'impugnatura, l'avevo preferita all'arco. Intanto perché ne ero più padrone e poi ero sicuro che quando sarebbe toccato a Lorna, l'arco l'avrebbe servita al meglio lungo la Via.