L'essenza dell'essere era davvero racchiusa in un buon lavoro ed in una stabilità economica? Cos'era diventato il mondo? Si mosse, lo specchio non proiettava più la sua immagine, era abbastanza per oggi, risposte ancora non ne aveva, o meglio, non aveva risposte chiare e forse mai le avrebbe avute. Si mise le cuffie, la tuta e via a correre per le vie di Roma, mentre la musica la cullava e le ricordava che non era sola, cosa le avrebbe riservato il domani? La vita era davvero frutto del destino? ed esisteva davvero un Dio? Non credeva agli dei creati dagli uomini, ma in un'entità indefinita.
