La ragazza rimase qualche momento a rimirare quelle rovine, mentre la luce dell'alba faceva fatica a farsi strada fra le fronde scure della foresta, che circondava quei luoghi quasi a nasconderli al mondo intero. Non si sentivano fruscii o cinguettii, che dessero idea della vita che si risvegliava, era tutto silenzio, tranne per il vento che continuava a sussurrare i suoi avvertimenti. Le era sembrato che qualcosa le impedisse nuovi passi, ma poi il suo spirito audace la sbloccò, forse pure il contatto con l'unico altro essere li presente, il grosso gatto che indolente le si sfregò sulle gambe