È una sera come tante altre. Dalla finestra di casa tutto sembra fermo, tranquillo. L'aria porta con sé il ricordo di giorni passati, di quando anche una foglia trascinata dal vento lasciava un po' di meraviglia. La Mini è ancora sotto l'albero davanti al cancello di Simone. Riesco a vedere chiaramente i segni sulla fiancata. Qualche idiota si diverte a girare per il quartiere e, chiavi in mano, "griffare" le auto parcheggiate. E sono certo che, presto o tardi, lo vedrò. Forse non oggi e neanche domani. Ma riuscirò a coglierlo sul momento...