Fu epica la sua cavalcata. Tempesta, discesa dai monti vestita di neve, divenne sferzante, mentre infuriava nel campo di battaglia di Ristan. I militi divennero statue di ghiaccio e le armi parevano di cristallo. Invano i loro generali suonarono il corno della carica in forze. Soltanto Tempesta sembrava, ogni volta, divenire più forte. Cinica e sprezzante, faceva e disfaceva a suo piacimento e irrideva, beffarda, il destino degli uomini in guerra.