• Camminava lenta, come in un leggero stato di trance lungo la riva, l'aria già fresca di ottobre, piccole onde schiumose si rincorrevano. Si fermava ogni tanto per un respiro più profondo ed osservare. La fila di sassi allineati attrasse la sua attenzione...
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    di Vavva

  • Provar mi voglio in questo agone,
    Versando versi in un mare di prose,
    Io smovo l'acque con rime sinuose
    E sfido voi, colleghi, alla tenzone.
    
    Sonetti chiari, fate attenzione;
    Versi quattordici e rime forbite;
    Mi raccomando la sillabazione,
    Un errore è permesso, che ne dite?
    
    Se tu onori il regolamento,
    Giochi d'astuzia con penna veloce,
    V'a tutti un miglior divertimento.
    
    Qualunque tema al mondo ci sia:
    Amore, guerra o pasta che scoce,
    Cantarlo puoi. Che sia melodia!
  • Ha venti anni quando incontra per la prima volta gli occhi del re di Macedonia; ha venti anni quando lo sposa, simboleggiando un ponte di collegamento tra la cultura greca e quella persiana. Fin da subito non sembra uno splendente inizio, e con il tempo sarà sempre peggio: il suo destino è subire, assistere allo scorrere degli eventi senza alcun controllo sulla propria vita, e proseguire lungo lo sventurato cammino ombreggiato da violenza, prigionia e morte. Rossane, una fanciulla appena adolescente forgiata da guerre e complotti, la moglie di Alessandro il Grande.
  • Nicolas passò il vecchio strofinaccio sul bordo della tazza di latta e un'ultima volta sul manico. Tirò su il mento per guardarlo, con la lingua stretta tra i denti e riportò l'attenzione sulla tazza. Era proprio un amore. Il nipotino che tutti i nonni avrebbero desiderato.
  • Boston, 7 Marzo 2054. Kathy chiuse gli occhi e sorrise. Sentiva lo scalpiccio delle scarpe e il rumore dei palloni che rimbalzavano sul pavimento. Il sole freddo penetrava dalle finestre secolari della palestra della sua scuola illuminando il suo volto. Respirò a fondo. Si rassettò i calzini gialli e guardò il suo riflesso nella vetrata della porta della palestra. Una ragazza con gli occhiali neri, la treccia bionda, il numero otto sulla maglia e la divisa blu della squadra di pallavolo del suo liceo la fissava con sguardo indisponente.
  • Essere in un punto morto, aver imboccato un vicolo cieco, impantanarsi...Barbara non riusciva ad uscire dal flusso di pensieri, dalle metafore mentali della confusione. Più aveva voglia di cambiamento più si sentiva bloccata, da sè stessa soprattutto. Respirò profondamente, qualcosa doveva fare, capire da dove le arrivava quell'insicurezza che mascherava, che ricacciava sempre giù indossando una maschera...
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    di Vavva

  • Sabato mattina ore 8:30, Michela salì sulla metro, si guardò in torno e pensò: "Come al solito tutti al cellulare..".
     Instagram, Facebook, Tinder ecc.. erano davvero troppi. 
    E così d'istinto cacciò fuori lo smartphone dalla tasca della giacca, "Ecco, appunto" pensò e rise di sé stessa. D'improvviso una voce la distolse: 
    -Ciao scusa se ti disturbo, ma ti ho notata e preferisco gli approcci dal vivo che sui social, tu invece? ed indicò il suo smartphone, 
    -No io a dir la verità...
    - Piacere Fabio..
    Lei lo guardò ancora un po' sorpresa 
    -Piacere Michela...
  • Erano trascorsi diversi anni da allora, ma Josephine ricordava perfettamente quel giorno, quando l'anziana e sofferente signora ormai in fin di vita stringeva forte tra le mani quel rosario e guardava il crocifisso appeso alla porta e ad ogni preghiera il dolore sembrava dissiparsi. 
    Josephine fece una riflessione: "E' forse giusto mettere in dubbio una fede così forte che riesce ad alleviare ogni sofferenza? Forse è giusto a fine vita attaccarsi alla speranza di un'immortalità perpetua e se questa fede così forte e prepotente può alleviare quel dolore, forse è giusto assecondare chi crede".
  • Ferma davanti lo specchio Josephine si osservava, lo faceva di tanto in tanto, per ricordarsi che era diventata adulta, ma non una sola ruga marchiava il suo volto. Eppure, i suoi 30anni l'avevano cambiata, il lavoro l'aveva cambiata, ma il cuore ed i sogni erano ancora quelli di una bambina. L'amore tanto atteso che non arrivava mai e non si accontentava di nulla, né a lavoro né nella vita. Credeva ancora che esistesse altro al di là della fine, che ci fosse un significato più profondo nell'essenza dell'essere.
  • foto di Ekrulila da <a href='https://www.pexels.com/it-it/foto/scrivania-vintage-tavolo-pila-3804409/' target='_blank'>Pexels</a>

    NarrativaYoung adult

    I libri persi

    7 storie alternative

    Ricordo la grande biblioteca dove lavorava mio padre e dove ci trascorrevo molto tempo da bambino. Era un luogo a me caro, per certi versi un luogo dove scoprire nuove cose e che imparai così a viverlo. Vivere la scoperta, vivere le emozioni, cercare la cultura. Nella noia del dover stare chiuso lì io ho scoperto come vivere un luogo per molti noioso ma che per me diventava un mondo infinito. I libri... ma ne parlerò dopo di cosa facevo lì, vi voglio dire cosa sono per me i libri ora...
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