• Provar mi voglio in questo agone,
    Versando versi in un mare di prose,
    Io smovo l'acque con rime sinuose
    E sfido voi, colleghi, alla tenzone.
    
    Sonetti chiari, fate attenzione;
    Versi quattordici e rime forbite;
    Mi raccomando la sillabazione,
    Un errore è permesso, che ne dite?
    
    Se tu onori il regolamento,
    Giochi d'astuzia con penna veloce,
    V'a tutti un miglior divertimento.
    
    Qualunque tema al mondo ci sia:
    Amore, guerra o pasta che scoce,
    Cantarlo puoi. Che sia melodia!
  • Boston, 7 Marzo 2054. Kathy chiuse gli occhi e sorrise. Sentiva lo scalpiccio delle scarpe e il rumore dei palloni che rimbalzavano sul pavimento. Il sole freddo penetrava dalle finestre secolari della palestra della sua scuola illuminando il suo volto. Respirò a fondo. Si rassettò i calzini gialli e guardò il suo riflesso nella vetrata della porta della palestra. Una ragazza con gli occhiali neri, la treccia bionda, il numero otto sulla maglia e la divisa blu della squadra di pallavolo del suo liceo la fissava con sguardo indisponente.
  • Sabato mattina ore 8:30, Michela salì sulla metro, si guardò in torno e pensò: "Come al solito tutti al cellulare..".
     Instagram, Facebook, Tinder ecc.. erano davvero troppi. 
    E così d'istinto cacciò fuori lo smartphone dalla tasca della giacca, "Ecco, appunto" pensò e rise di sé stessa. D'improvviso una voce la distolse: 
    -Ciao scusa se ti disturbo, ma ti ho notata e preferisco gli approcci dal vivo che sui social, tu invece? ed indicò il suo smartphone, 
    -No io a dir la verità...
    - Piacere Fabio..
    Lei lo guardò ancora un po' sorpresa 
    -Piacere Michela...
  • foto di Ekrulila da <a href='https://www.pexels.com/it-it/foto/scrivania-vintage-tavolo-pila-3804409/' target='_blank'>Pexels</a>

    NarrativaYoung adult

    I libri persi

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    Ricordo la grande biblioteca dove lavorava mio padre e dove ci trascorrevo molto tempo da bambino. Era un luogo a me caro, per certi versi un luogo dove scoprire nuove cose e che imparai così a viverlo. Vivere la scoperta, vivere le emozioni, cercare la cultura. Nella noia del dover stare chiuso lì io ho scoperto come vivere un luogo per molti noioso ma che per me diventava un mondo infinito. I libri... ma ne parlerò dopo di cosa facevo lì, vi voglio dire cosa sono per me i libri ora...
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    Fuga dalla provincia

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    La noia ci attanagliava, giorno dopo giorno sentivamo che quella città di provincia era per noi un decreto di morte emotiva e cerebrale. Solo la musica ci salvava nelle nostre giornate fiacche e ripetitive. La sala prove era il nostro rifugio. Suonavamo, ma non solo, lì creavamo il nostro mondo nei pomeriggi dopo la scuola. A luglio la scuola era finita e c'era da capire cosa fare del nostro futuro. Rimanere nella provincia o provare a fare altro: una metropoli italiana, l'estero o rimanere lì....

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